L'ARTE DEL POMPINO...Ho davanti a me il tuo pene. Lo annuso. Lo tengo delicatamente per sentirlo morbido. Alzo lo sguardo, mi vedi, non perdo il contatto con i tuoi occhi che mi chiedono con ansia di iniziare. Faccio scorrere la lingua dai testicoli alla punta, su tutto il bordo della testa, tu tremi. Lo bagno tutto con la mia saliva, apro dolcemente la bocca e lo lascio entrare in me, lo metto in bocca. Ti succhio molto dolcemente, muovo la lingua dentro, la tiro fuori e ti guardo, di nuovo. Sorrido e ci gioco, mi do piccoli schiaffi, lo assaporo, mi diverto decisamente e ti faccio sapere. Ma all'improvviso sento un bisogno insaziabile e voglio divorarlo. Lo risucchio fino in fondo, prendendolo tutto dentro, muovendomi su e giù rapidamente con l'acquolina in bocca, accelerando il ritmo e la pressione, la mia mano che completa la forza delle mie labbra. Ho bisogno di altro, ho bisogno che tu mi affoghi, che mi lasci senza fiato, ti vedo supplicarti, mi vedi e capisci: mi prendi per i capelli, prendi il controllo e domini tutto, mi domini. Premi la mia testa contro il tuo pene, con forza, mi lasci respirare per un attimo e io lo sputo. Lo inserisci immediatamente e mi porti in fondo, i nostri occhi si incontrano di nuovo, entrambi estasiati, il tuo pene mi annega nel piacere e la mia gola urla che il tuo seme si riversi. Abbiamo trovato il ritmo giusto, il momento esatto, senza controllo cominci a tremare e anch'io, questo è il momento: sento le palpitazioni e vedo la tua faccia di piacere, ogni volta palpita di più e mi preparo all'estasi, mi premi finché non mi anneghi, io ti succhio e tu mi premi di più perché non si fermi, perché non scappi, e tu vieni nella mia bocca. Hai lasciato che tutto il latte rimanesse dentro di me. Mi lasci andare e, allentando un po' la pressione, la ingoio tutta, senza lasciare una goccia. Non voglio sprecare niente con te. mi guardi Ti vedo. Non c'è altro da dire.